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Racconto dell'Oracolo di Amon
Al sorgere nel secondo giorno dall'inizio della grande guerra, il tempo sembrò
fermarsi. Gli Dei adirati per il comportamento delle creature, decisero di
cancellare tutto quanto fosse fino ad allora stato fatto.
Quello che apprenderai continuando a scendere non è altro che il racconto
dell'Oracolo di Amon, uno dei pochi esseri viventi sopravvissuti.
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Io oracolo di Amon sono stato scelto per scrivere e raccontare quello che una
voce potente, come di tromba, mi raccontava: " quello che vedi, e senti scrivilo
perchè esso sarà l'unico elemento per congiungere due epoche."
Dopo ciò ebbi una visione: una porta era aperta nel cielo. Un grandioso
essere avvolto in una nube varcò il cancello, la fronte cinta da un arcobaleno.
Nella mano teneva un piccolo libro. Guardò giù, scrutando il mondo, con un
gesto tranquillo apri il piccolo libro che teneva tra le mani. Un vento gelido
all'improvviso inizio a soffiare sulle pianure, sulle più alte vette. Il vento
che usciva da quel piccolo libro soffiava su ogni lembo di terra conosciuta e non.
Quell'essere grandioso proferì con voce tonante:
"Chiunque non adori gli Dei degli elementi riceverà il marchio sulla fronte o
sulla mano, berrà il vino dell'ira che è versato puro, sarà torturato con
tormento. I loro lamenti si trasformeranno in fumo che per secoli salirà al
cielo oscurando il sole. Non ci sarà ne giorno ne notte fino alla completa
purificazione di questo mondo.
Ai suoi ordini il vento iniziò a marchiare ogni essere vivente sulla fronte con
il marchio dell'infedeltà.
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Il secondo essere comparve dalla terra, egli aprì il pozzo dell'Abisso e sali
dal pozzo un fumo come il fumo di una grande fornace. Dall'Abisso uscirono
farfalle notturne che si sparsero sulla terra e fu dato loro un potere pari a
quello dell'uomo. E fu detto loro di non danneggiare né erba nè arbusti nè
alberi, ma soltanto gli esseri che avessero sulla fronte il sigillo
dell'infedeltà. Però non fu concesso loro di ucciderli, ma di tormentarli per
cinque mesi. In quei giorni gli uomini brameranno la morte, ma non la
troveranno; brameranno di morire, ma la morte li fuggirà.
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Il terzo essere sorse dalle acque oscure dell'oceano, egli fece salire dal mare
un'immensa colonna d'acqua e dalla colonna uscirono enormi draghi dalle dieci
teste. Su ogni drago sedeva un cavaliere con elmo d'oro a cui fu consegnata una
spada di ghiaccio. Ai dieci draghi fu ordinato di radunare gli uomini privi del
simbolo dell'infedeltà e di condurli salvi sul continente di Gurthador
unico luogo che non conoscerà la completa distruzione.
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Quando comparve il quarto essere, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole
divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue, le
stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come quando un fico, sbattuto
dalla bufera, lascia cadere i fichi immaturi. Il cielo si ritirò come un volume
che si arrotola e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto. Allora
gli uomini tutti indistintamente, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi
dei monti; e dicevano ai monti e alle rupi:
Cadete sopra di noi e nascondeteci dall'essere che governa il fuoco, che con
un solo gesto ha risvegliato tutti i vulcani del mondo, perche' egli e' giunto
per tormentarci nel fuoco eterno.
Il quarto essere che sedeva nelle eterne fiamme di un antico vulcano allora prese
un comune rettile e lo trasformò in un maestoso e terrificante drago a cui
consegnò il potere delle fiamme. Fiamme che trasformavano l'ira degli Dei in
tormento per gli uomini, e gli fù ordinato di scendere sul mondo.
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Al quinto mese comparve il quinto essere che a gran voce cosi grido':
"Distruzione e tormento
ecco ciò che consegnerò agli uomini
il mondo sarà covo di demoni,
carcere di ogni spirito immondo,
carcere d'ogni uccello impuro e aborrito
e carcere di ogni bestia immonda e aborrita.
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